a cura di Laura Budriesi
Il teatro, la più antropocentrica delle arti, ha indubbiamente contribuito all’allontanamento e all’opposizione tra umani e non umani, almeno a partire dell’età moderna. Gli animali non umani sono stati costantemente esclusi dal teatro all’italiana, sono stati protagonisti coatti di altri generi spettacolari, dalle fiere ai music-hall, dal circo ai combattimenti e alle corse. Parallelamente la tradizione drammatica occidentale sembra aver a lungo represso l’animalità. I non umani sono quindi assenti dalla quasi totalità dei testi drammatici più celebri della storia occidentale oppure sono stati trasformati in simboli e metafore dell’umano, uno sfruttamento simbolico che ha inesorabilmente alimentato il loro smembramento reale: trasportati in orizzonti antropocentrici, costretti a significare altro da sé con la stessa violenza con cui un animale in cattività è posto nella gabbia dello zoo. Esiste tuttavia una “tradizione ombra” nata nell’antichità e sviluppatasi appieno nel contemporaneo, da Le rane di Aristofane a Il rinoceronte di Ionesco, come a Teatro con bosco e animali di Giuliano Scabia. La raccolta di testi drammatici qui proposta si situa in questo solco proponendo drammaturgie animalizzate nel senso deleuziano del termine, tese cioè a creare momenti di incontro e di contaminazione reale con l’animalità, in cui è inscritta una componente performativa determinate che si interroga su quali corpi portare in scena per raccontare l’oppressione, attraverso cui sfidare l’antropocentrismo decentrando l’umano, oppure rendendolo esplicito.
I testi:
Pietro Babina – Sostenibile (2023)
Marta Cuscunà – estratti da Bucolica. Paesaggio con fischiatori, pecore e
umani (2023); Earthbound ovvero le storie delle Camille (2021); Corvidae.
Sguardi di specie (2023)
Catherine Zambon – E riapparvero gli animali (2023)
Paola Berselli e Stefano Pasquini – Teatro delle Ariette – Di notte (2020)
Sista Bramini – Metamorfosi della ninfa Io (2012)
Manuela Infante e Michael De Cock – Metamorphoses (2021)
Autore | a cura di Laura Budriesi |
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ISBN | 978-88-32068-68-9 |
Pagine | 306 |