Teatro di Alessandro Fea

I lavori pubblicati in questo primo volume dedicato ad Alessandro Fea (una silloge di quattro testi e cinque corti andati complessivamente in scena a Roma tra l’aprile 2007 e il giugno 2010) hanno il sapore amaro del disagio, della povertà, della trasgressione, della malattia, del delitto. Assumono i toni violenti e le inflessioni dialettali di …

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Teatro di Alessandro Fea

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I lavori pubblicati in questo primo volume dedicato ad Alessandro Fea (una silloge di quattro testi e cinque corti andati complessivamente in scena a Roma tra l’aprile 2007 e il giugno 2010) hanno il sapore amaro del disagio, della povertà, della trasgressione, della malattia, del delitto. Assumono i toni violenti e le inflessioni dialettali di una borgata a tratti decisamente romana, a tratti invece più agiografica, dove la periferia è comunque sempre deriva di anime e sentimenti prima che degrado urbano. Questo desolato naufragio emotivo risulta poi tanto più inquietante perché si colloca ineluttabilmente dentro le acque torbide e agitate della famiglia. Dietro Jenna, Il cerchio, Io e mamma, Limbo, si sente cioè il respiro affannoso della tragedia greca: il peso di un cosmos senza più ordine dove i legami di sangue perdono la loro genuina complementarietà per farsi rapporti di forza dagli esiti innaturali. Nel disegnare questa agonizzante cartografia delle relazioni affettive, Fea si attesta poi come uno stimabile architetto di strutture drammaturgiche solide, oseremmo dire tradizionali: personaggi che interagiscono tra loro, fatti e antefatti, colpi di scena, epiloghi inattesi. Un cultore della trama.

Prefazione di Laura Novelli.

Autore

Alessandro Fea

Formato

ISBN

978-88-89036-79-2

Pagine

188