La nudità dell’anima. Un’etica del teatro

In questo libro una filosofia del teatro è proposta in forma di un vivace discorso popolato da figure note come Carmelo Bene, Tadeusz Kantor, Franz Kafka, Jerzy Grotowski, meno note come Valerie Solanas, François Tanguy, Mario Mieli, oppure inattese come Francesco d’Assisi. Sono alcuni tra i “contro-dèi” di una progenie molto più numerosa ma pur …

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La nudità dell’anima. Un’etica del teatro

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In questo libro una filosofia del teatro è proposta in forma di un vivace discorso popolato da figure note come Carmelo Bene, Tadeusz Kantor, Franz Kafka, Jerzy Grotowski, meno note come Valerie Solanas, François Tanguy, Mario Mieli, oppure inattese come Francesco d’Assisi. Sono alcuni tra i “contro-dèi” di una progenie molto più numerosa ma pur sempre minoritaria nella cultura di massa. A partire dalla consapevolezza che l’arte della scena non può ridursi a una semplice illustrazione di idee o di buone intenzioni ed è invece la ri-velazione di quella oscenità che è la vita stessa, questi artisti hanno creato con le loro azioni poetanti un teatro che, pur radicato in un particolare lavoro su sé stessi, ha portato alla realizzazione di straordinarie e memorabili opere-evento.
Tutto ciò nel contrappunto a una civiltà tecno-economica fino a ieri trionfante e oggi in crisi, nella quale attraverso una ritrovata peculiarità dell’arte drammatica si dà vita a piccole comunità di spettatori che mentre si “divertono” sono anche attrici e attori di una filosofia transdisciplinare fatta di arte, corpo, gioco, rituale e liturgia. Questo tipo di poesia e di “musica” ci permette di capire molte cose che non sapevamo di sapere: teatri del passato che annunciano mille nuovi teatri possibili.

Prefazione di Lea Melandri.

Autore

Antonio | Attisani

Formato

ISBN

978-88-32068-66-5

Pagine

172