Jon Fosse nasce a Haugesund nel 1959, ma cresce a Strandebarm sul fiordo di Hardanger, sulla costa occidentale della Norvegia. Fosse sicuramente è l’autore contemporaneo norvegese più conosciuto sia in patria che all’estero ed è tra le rivelazioni della scena europea degli ultimi anni. Le sue pièces sono caratterizzate da uno stile minimalista e densamente strutturato, con un dettato ripetitivo che oscilla tra il realismo e l’assurdo. Il linguaggio da lui utilizzato è chiaramente influenzato dalla musica rock. Le sue opere tendono ad analizzare le relazioni umane – o l’assenza di esse.
Debutta sulla scena letteraria nazionale nel 1983 con il romanzo Rosso, Nero (Raudt, Svart), quindi pubblica diversi romanzi e racconti, tra cui Melancholia I e Melancholia II (1995 e 1996) incentrati sulla figura del pittore norvegese Lars Hertervig (1830-1902) e Mattino e sera (2000, Morgon og kvelt). Nel 1994 debutta in teatro con E non ci lasceremo mai (Og aldri skal vi skiljast). In dieci anni diventa l’autore teatrale più rappresentato nella storia del suo Paese dopo Enrik Ibsen. Già nel 1996 riceve il prestigioso Premio Ibsen con la pièce Il Nome (1995, Namnet), messo in scena dal celebre regista Thomas Ostermeier al Festival di Salisburgo ed alla Schaubuhne di Berlino; Katie Mitchell porta in scena nel 2002 E la notte canta (1998, Natta syng sine songar) al Royal Court Theatre di Londra, Claude Regy Qualcuno arriverà (1996, Nokom Kjem til a Komme) e Variazioni di morte (2001, Dødsvariasjonar) al Festival d’Automne nel 2000 ed al Théâtre de la Colline di Parigi nel 2003.
I suoi testi sono stati messi in scena in molti Paesi fra i quali Slovenia, Romania, Grecia, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Portogallo, Italia, Turchia, Giappone, Formosa, Stati Uniti, Australia. Tra gli altri suoi titoli: Il bambino (1997, Barnet), Il figlio (1997, Sonen), Madre e figlio (1997, Mor og Barn), il monologo L’uomo della chitarra (1997, Gitarmannen), In una giornata d’estate (1999, Eim Sommars Dag), Sogno d’autunno (1999, Draum om hausten), Dormi, mio piccolo (1999, Sov du vesle barnet mitt), Inverno(2000, Vinter), Visita (2000, Besøk), Pomeriggio (2000 Ettermiddag), Bello(2001 Vakkert), Ragazza sul divano (2003, Jenta i sofaen), Lillà (2002, Lilla), I cani morti (2005 Dei døde hundane. Sa ka la), Susanna (2004, Suzannah), Sonno (2006, Svevn), Caldo (2006 Varmt). Fosse è anche autore di poesie, saggi, libretti per opere liriche e libri per bambini. Nel 2004 la piéce Inverno vince il Premio Ubu come miglior testo straniero.