Panici Maurizio

Regista, attore; è stato fondatore e direttore artistico del Teatro Argot Studio (Roma) dal 1984 al 2010; dal 2011 al dicembre 2014 è stato direttore di AR.TE’ Teatro Stabile di Innovazione di Orvieto. Dal 2015 è direttore artistico del Festival sulla spiritualità “Orvieto miracolo di bellezza”. Il suo percorso artistico è caratterizzato dallo studio del mito con la rivisitazione di testi classici, e dalla scoperta e valorizzazione di autori contemporanei.
«Occuparsi del contemporaneo è necessario per capire il nostro tempo, farlo con il teatro è esplorare in profondità il nostro essere uomini di questo tempo».
Nel 1984 Panici con altri due soci (Marco Delogu e Sergio Colabona) fondò a Roma, nel quartiere Trastevere, uno spazio che è divenuto nel corso degli anni un punto di riferimento della nuova drammaturgia, uno spazio dedicato alla ricerca di nuovi linguaggi. A partire dagli anni Novanta con la sua compagnia di produzione (Coop. Argot) ha avviato un lavoro di rilettura dei testi classici e di quelli di William Shakespeare, che ha determinato la nascita di importanti collaborazioni artistiche con attori quali: Pamela Villoresi, Maria Paiato, Mascia Musy, Mariano Rigillo, Rossella Falk, Maurizio Donadoni, Renato Campese, Valeria Ciangottini; artisti/scenografi: Arnaldo Pomodoro, Nunzio, Aldo Buti, Tiziano Fario, Francesco Ghisu, Daniele Spisa; musicisti: Germano Mazzocchetti, Paolo Vivaldi, Massimo Nunzi, Stefano Saletti.
Sempre negli anni Novanta per il lavoro svolto all’Argot sulla nuova drammaturgia ha ottenuto il Premio Speciale IDI (1993), ha avviato collaborazioni con l’Israfestival, e con l’Agenzia culturale del Québec; ha partecipato al Taormina Arte festival (1994) curando letture di testi di autori italiani; ha organizzato una rassegna di teatro contemporaneo “Oltre il raccordo” (Tor Bella Monaca 1995); ha ideato la vetrina della produzione teatrale giovanile “Enzimi” (Enzimi biennale, Enzimi al mattatoio, 1999-2000); per un triennio ha avuto residenza a Fiuggi presso il teatro comunale con un percorso di approfondimento sui nuovi linguaggi della scena contemporanea (1999-2001). È stato insignito nel corso degli anni di numerosi premi.
Con le sue produzioni ha partecipato a importanti festival: a Taormina Arte (L’inno dell’ultimo anno, 1994; Liliom, 2001), al Festival del Teatro San Miniato (Il dilemma del prigioniero, di David Edgar, 2004; Il custode dell’acqua dal romanzo omonimo di Franco Scaglia, 2006); al Festival Negroamaro 2003 (Mediterraneo di Predrag Matvejevic con la voce recitante di Omero Antonutti e le musiche originali di Stefano Saletti); al Festival di Borgio Verezzi (Romeo e Giulietta, 1995; Le Squat – L’appartamento è occupato!, 2007); al Festival del Teatro dei Due Mari a Tindari (Medea, 2003; Lisistrata, 2004; Fedra, 2006; Antigone, 2007; Orestea – Atridi, 2011); nell’estate 2012 al Festival La Versiliana (Eva contro Eva) e al Festival dei Due Mondi di Spoleto (Molly di James Joyce, debutto).
Nel 2009 ha inaugurato il Teatro dei Rinnovati di Siena con il testo quattrocentesco Gl’ingannati.
Come regista si è sempre occupato di drammaturgia contemporanea portando in scena autori non solo italiani ma anche stranieri, e dedicandosi alla formazione di giovani talenti; si è poi misurato con il linguaggio cinematografico, con un lungometraggio Giulio Cesare o della congiura da Shakespeare, con un corto ispirato alla goldonianaLocandiera (Rai
Cinema/Bianca Film) e il docu-film Mediterraneo: una nuova frontiera (Rai Cinema 2010). La sua collaborazione con Rai Cinema è proseguita con la realizzazione dei docu-film (prodotti da Clipper Media): Le Repubbliche Marinare, (agosto 2013), Pietre Vive… da Orvieto a Gerusalemme (maggio 2014) e Il Tesoro di Edimburgo(agosto 2014).