Cose di carne. Il femminile nel teatro di Rosso di San Secondo

Cose di carne è il titolo di una pièce ‘scandalosa’ ed inizialmente censurata di Pier Maria Rosso di San Secondo (Caltanisetta 1887 – Lido di Camaiore 1956). Del nisseno, drammaturgo di successo nei primi decenni del ‘900 ma ormai quasi del tutto dimenticato nei cartelloni dei teatri italiani, la critica e la storiografia si è …

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Cose di carne. Il femminile nel teatro di Rosso di San Secondo

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Cose di carne è il titolo di una pièce ‘scandalosa’ ed inizialmente censurata di Pier Maria Rosso di San Secondo (Caltanisetta 1887 – Lido di Camaiore 1956). Del nisseno, drammaturgo di successo nei primi decenni del ‘900 ma ormai quasi del tutto dimenticato nei cartelloni dei teatri italiani, la critica e la storiografia si è occupata e si occupa con discontinuità. Recuperando l’insieme del suo corpus drammaturgico questo libro intende riconoscerne il ruolo, certamente importante, nel processo di evoluzione del teatro italiano moderno, tra avanguardie e ripiegamenti, sotto un particolare angolo di visuale, cioè a partire dal rapporto, drammaturgico ed esistenziale, con la figura femminile. Rapporto, questo con il ‘femminile’, conflittuale e contraddittorio che, per meglio evidenziarne le singolari caratteristiche estetiche e di poetica, viene messo a confronto con gli specifici esiti di altre due ‘scritture sceniche’, altrettanto importanti e sue sostanziali contemporanee, quella di Italo Svevo e quella di Massimo Bontempelli. Nella sezione ‘tre percorsi drammaturgici’ l’autrice sperimenta, poi, le sue analisi esaminando, senza presunzione filologica ma con specifica attenzione agli elementi estetici e linguistici, tre tra le più significative drammaturgie di Rosso: Marionette che passione, La Bella Addormentata e Lo spirito della morte.

Autore

Maria Dolores Pesce

Formato

ISBN

978-88-97276-08-1

Pagine

182