Teatro decomposto o l’uomo-pattumiera
La storia del comunismo raccontata ai malati di mente
Attenzione alle vecchie signore corrose dalla solitudine
La parola ‘progresso’ sulla bocca di mia madre suonava terribilmente falsa
I temi della scrittura drammaturgica e della letteratura di Matei Vişniec vengono a coincidere con un’incisiva esplorazione della condizione umana odierna, indicandone la progressiva ridefinizione. L’autore professa una personale ‘resistenza culturale’, rivolta contro le conseguenze più alienanti, a livello individuale, del proliferare incontrollabile di fantasmi e miti che intridono la società di massa: consumismo economico e informazionale, appiattimento mentale, irrazionalità e irresponsabilità sociale. Le finalità dell’arte e del suo teatro innovativo e postmoderno si intrecciano con le problematiche civili e antropologiche del mondo contemporaneo. La migliore conoscenza dell’opera drammaturgica di Matei Vişniec, mediata dalla lettura dei testi proposti nel presente volume, consentirà dunque a teatranti e studiosi l’accesso più diretto ad approcci significativi, testuali e scenici, che si caratterizzano, grazie anche alla competenza registica dell’autore, per il sincretismo di pratiche creative e di forme di discorso inter- e meta-testuali/teatrali, per un’eclettica declinazione dei livelli stilistici in accezione prettamente linguistica, infine, per un’estesa tipologia di sottogeneri scenici (teatro monologico, teatro di voci, di cori, teatroperformance, varietà del teatro di narrazione e teatro del culture-club), e insieme costituiscono il profilo di un drammaturgo pienamente affermato in Francia, in Romania e altrove, attento agli approdi del nuovo linguaggio teatrale postnovecentesco, postdrammatico e postmoderno.
a cura di Emilia David
Autore | Matei Vişniec |
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ISBN | 978-88-97276-20-3 |
Pagine | 288 |