Pierrot, Arlecchino, Colombina e Cassandro prendono vita, attraverso la penna dell’autore belga Albert Giraud, divenendo protagonisti di situazioni che vanno dal lirico all’aberrante, ambientate in un mondo in cui tutto è artisticamente lecito. A dominare la scena, tuttavia, è sempre lui, Pierrot, con la sua follia, la sua ironia, il suo sadismo e quella profonda vena malinconica che non lo abbandona mai. Pierrot in quanto maschera ma anche, e soprattutto, come personificazione del tormento del poeta alla ricerca delle parole giuste per esprimersi.
Albert Giraud, noto per la versione musicale del Pierrot Lunaire, che il compositore Arnold Schönberg trasse ai primi del Novecento dalla sua opera omonima, trasporta il lettore nel suo universo poetico e mentale, per appassionarlo e sconvolgerlo con scelte lessicali insolite e immagini al limite del visionario.
Il presente volume raccoglie i cinquanta rondelli del Pierrot Lunaire e il testo teatrale che ne rappresenta il seguito, Pierrot Narcisse. La dettagliata introduzione, gli articoli di critica italiana e straniera e l’Appendice – in cui, oltre alla versione testuale del Pierrot Lunaire di Schönberg, è possibile trovare alcuni articoli di approfondimento – mettono in risalto l’importanza del lavoro del celebre autore, in Italia ancora poco conosciuto.

traduzione e cura di Annamaria Martinolli