L’antologia si propone di documentare alcune significative esperienze teatrali dei paesi del Cono Sud latino americano (Uruguay, Argentina e Cile) per contribuire alla conoscenza in Italia dell’attività artistica in questa regione del mondo.
Il punto di partenza nel discorso sul teatro di queste terre, è l’attività del regista Atahualpa Del Cioppo e dello storico gruppo di teatro indipendente El Galpón dell’Uruguay (con un testo che ripercorre alcune tappe tratto dall’autobiografia di César Campodónico, regista, fondatore e attuale direttore del gruppo). In entrambi i casi, peraltro legati, si tratta di dar conto di un modo di intendere e di vivere il teatro che forse oggi non esiste più, o per lo meno non in questi termini; si tratta di un teatro civile e militante che non si riduce, comunque all’applicazione delle formule di denuncia, ma ripercorre originalmente la drammaturgia borghese occidentale, rappresenta gli autori sudamericani e accoglie rielaborandola la lezione e la drammaturgia brechtiana.
Per parlare dell’Argentina sono state scelte tre esperienze che rappresentano tre generazioni, tre modi diversi di fare teatro, seppur legati alla realtà contingente come fonte di ispirazione e motivo di creazione di linguaggi originali. Eduardo Pavlovsky, personalità tra le più importanti del panorama argentino e tra i più conosciuti internazionalmente, attore, drammaturgo, oltre a essere psicanalista. Più legata all’evoluzione di tradizioni drammatiche propriamente argentine è la scrittura di Mauricio Kartun, autore e docente di drammaturgia. El Periférico de objetos, diretto dal regista-drammaturgo Daniel Veronese, è gruppo che negli ultimi tredici anni è andato sviluppando un discorso personalissimo e si è imposto con gran successo nel panorama nazionale e internazionale.
Per ripercorrere le fasi salienti della storia del teatro in Cile, si presenta la riflessione di Ramón Griffero, fondatore negli ultimi anni della dittatura militare del Teatro Fin de Siglo, aprendo nella capitale la Sala Trolley, uno dei pochi luoghi di aggregazione giovanile durante il regime di Pinochet.
Il volume è curato da Fernanda Hrelia, studiosa e traduttrice triestina, arricchito di interventi degli studiosi Jorge Dubatti, Eduardo Guerrero, Ana Alvarado.
Autore | Fernanda Hrelia (a cura di) |
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ISBN | 88-89036-31-1 |
Pagine | 136 ill. |