Con il malinconico Ferdinand Raimund (1790-1836) il genere del dramma popolare, che vantava a Vienna una lunga tradizione, si liberò di ogni bassa e grossolana volgarità, visto che questo autore nutriva alte ambizioni estetiche. Il sogno di Raimund, che iniziò a calcare il palcoscenico fin da giovane, sarebbe stato quello di diventare un grande tragediografo. È invece entrato nella storia del teatro come autore di commedie, tra le quali la più famosa è appunto Il Re delle Alpi e il misantropo, una fiaba teatrale nella quale un asociale barbogio guarisce dal suo odio per il prossimo grazie all’intervento del portentoso. Inquieto e sempre insoddisfatto di sé, Raimund, egli stesso un irascibile ipocondriaco, si tolse la vita perché convinto di aver contratto la rabbia da un morso del suo cane.
Ha scritto: La fanciulla dal mondo delle fate ovvero Il contadino milionario (1826), Il Re delle Alpi e il misantropo (1828) e Il dissipatore (1834).