Lo spettacolo Donna de Paradiso della Compagnia Fuori Scena è liberamente tratto dalle Laudi di Jacopone da Todi (1230-1306) e da due opere di Dante Alighieri (1265-1321): Detto d’amore e Fiore. A 700 anni dalla morte di Jacopone il linguaggio arcaico trova nuova vita, affiancato dal libero accostamento di musica profana e canto liturgico.
«La materialità sulla scena è scabra ed essenziale con espliciti riferimenti alle espressività avanguardistiche che privilegiano le dinamiche del corpo e del gesto, e a quella simbologia degli “oggetti” praticata da un Maestro della scena contemporanea come Eimuntas Nekrosius (in particolare, nel suo recente Cantico dei Cantici). Ma sarà proprio nel tema del rapporto fra il Teatro e il Sacro, affrontato necessariamente, da un punto di vista laico, e della scienza, che si svilupperà una delle linee di lavoro e di ricerca più fertili per il teatro di domani. E questa Donna de Paradiso ne è un esempio incalzante».
(Giuseppe Liotta, dalla Prefazione)
Autore | Fabiola Crudeli, Walter Valeri |
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ISBN | 88-89036-10-9 |
Pagine | 96 ill. |