L’uomo più crudele

graphic novel scritta da Gian Maria Cervo e disegnata da Enrico D’Elia postfazione di Roberto Faenza “Tepes, impalatore, io non gliel’ho mai detto” parla così al giudice che indaga su Erzebeth Bathory (primo caso di “vampirismo” documentato dalla medicina ufficiale), Voico Dobrita, il protagonista de L’uomo più crudele. Voico è un uomo che nel 1610 …

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L’uomo più crudele

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graphic novel scritta da Gian Maria Cervo e disegnata da Enrico D’Elia

postfazione di Roberto Faenza

“Tepes, impalatore, io non gliel’ho mai detto” parla così al giudice che indaga su Erzebeth Bathory (primo caso di “vampirismo” documentato dalla medicina ufficiale), Voico Dobrita, il protagonista de L’uomo più crudele. Voico è un uomo che nel 1610 è sospettato di avere 173 anni e di aver prestato servizio come segretario particolare del Dracula storico. Un eroe il cui potere più speciale è la capacità di intrattenere, se si esclude il dettaglio che il personaggio comincia a lavorare nella difficile situazione politica della Valacchia del Quattrocento e finisce per conversare da amico ad amica nel salotto di Virginia Woolf nel quartiere londinese di Bloomsbury all’inizio del Novecento. Voico Dobrita attraversa una foresta di problemi, scontri tra ungheresi e turchi, tra valacchi e turchi, tra valacchi e ungheresi. Eppure tutti i personaggi che stanno dietro a questi scontri hanno una cultura simile, leggono e citano continuamente Hafez un poeta persiano del XIV secolo. Dobrita frequenta un’elite che lavora sul mistero, sull’intensificazione dell’identità.

Autore

Enrico D'Elia, Gian Maria Cervo

Formato

ISBN

978-88-97276-17-3

Pagine

120 ill.