La forma delle cose
La grassona
Buoni motivi per essere attraenti
(a cura di Marcello Cotugno)
Tre testi di Neil LaBute che formano una trilogia sull’ossessione del mondo contemporaneo per l’aspetto fisico: The Shape of Things del 2001, Fat Pig del 2004 e Reasons to be Pretty del 2008.
In tutti e tre il tema dell’essere “carini”, esteticamente gradevoli e socialmente omologati, è centrale. L’aspetto fisico non deve disattendere i propri gusti personali e quelli dell’ambiente sociale di riferimento: molti tra i personaggi di LaBute finiscono quindi col permettere al giudizio degli altri di dominare le proprie vite e di determinare le proprie scelte, anche a costo di rinunciare alla felicità in nome del pensiero comune. D’alta parte, la società consumistico-capitalista invita tutti noi, come LaBute mette acutamente in luce, ad essere adatti a questo mondo fatto di belli/magri.
Ma LaBute non esprime giudizi. Piuttosto, è un generatore di domande e, nella tradizione del teatro post-moderno americano, lascia al pubblico il compito di trovare le risposte: Fino a che punto sei capace di difendere ciò che ami? Quanto è importante essere belli? E ne vale davvero la pena?
Il teatro di LaBute cerca di abbattere il filtro emotivo della quarta parete, per ingaggiare lo spettatore in un processo di identificazione non rassicurante, in una riflessione sulla liquidità delle esistenze e dei legami, in una condivisione profonda delle emozioni. Quello che avviene sul palco, dunque, riguarda tutti, tutti siamo chiamati in causa, in un rito di catarsi collettiva che, senza esaurirsi nel tempo della messa in scena, lascia degli interrogativi aperti che accompagnano il pubblico fuori dalla sala.
(Marcello Cotugno)
Autore | Neil LaBute |
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Formato | |
ISBN | 978-88-97276-55-5 |
Pagine | 242 |