Perdersi nel bosco è uno degli incubi che ci portiamo dietro fin dall’infanzia, convinti che la natura ci sia sempre ostile… Cosa succede quando invece la troviamo protagonista di uno spettacolo, personaggio vivo di un nuovo modo di fare teatro? E soprattutto come ritrovare con il teatro il filo del dialogo tra essere umano e natura che sembra essersi perso?
Sista Bramini, regista del gruppo O Thiasos TeatroNatura, riannoda il dialogo con il genius loci dei luoghi naturali attraverso i grandi classici delle nostre radici culturali, da Ovidio a Beckett. L’evento teatrale, attraverso le parole, il canto, la musica, le azioni, le suggestioni ambientali, diventa, nella sua ricerca, un’esperienza diretta di partecipazione e di ascolto della storia che gli stessi territori sono in grado di sprigionare e raccontare.
I saggi di Luciano Mariti, Roberta Gandolfi e Maia Giacobbe Borelli, di Sista Bramini e Fabrizio Magnani, sono offerti insieme alle fotografie e alle testimonianze delle attrici e degli attori di quest’avventura teatrale. Contengono riflessioni, immagini e descrizione delle pratiche di lavoro di un teatro di ricerca trasversale agli studi teatrologici, alle indagini estetiche e antropologiche che si occupano del paesaggio e del territorio, alle ricerche sul linguaggio del corpo e alle narrazioni che ci legano all’ambiente naturale. Se lo spettatore del TeatroNatura ne fa esperienza diretta, anche il lettore di queste appassionate pagine può ritrovarsi partecipe di una visione del paesaggio come manifestazione di sé, della propria cultura, del proprio modo di rapportarsi con gli spazi vitali, fino a sentirne l’“atmosfera”, l’irriducibile mistero e ad avvertire, tra gli esseri che lo abitano, la presenza viva dell’umano.
Infine, in un’inedita conversazione, una Mila di ieri, Piera Degli Esposti, e una Mila di oggi, Camilla Dell’Agnola, dialogano sulla verità dell’interpretazione scenica. Le due attrici confrontano l’innovativa Mila di Codra (dalla Figlia di Iorio di Gabriele D’Annunzio), messa in scena oggi da Sista Bramini nelle montagne d’Abruzzo – nell’adattamento drammaturgico di Dacia Maraini che qui firma la prefazione – con la trasgressiva regia di Giancarlo Cobelli per il Teatro Stabile dell’Aquila dei primi anni ’70. Un omaggio e un grido contro la violenza sulle donne.
Autore | a cura di Maia Giacobbe Borelli |
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ISBN | 978-88-97276-72-2 |
Pagine | 294 ill. |