Un mondo perfetto
Il caso K
Il gregario
Il raggio bianco
Le reliquie dell’amore strozzato
Il ritorno
La Maria Zanella
Da dove viene la malinconia radicale e immedicabile dei personaggi di Sergio Pierattini? Dal milieu senese, a cui Tozzi attribuiva la scaturigine decisiva della propria tristezza senza redenzione? All’immobilità caliginosa di quel luogo, imperturbabile e dolente, al suo cantore, par excellence (Federigo Tozzi, appunto), Pierattini sembra, più che ispirarsi pedissequamente, riconnettersi in una vocazione profonda, ancestrale. La ricognizione del male è pertanto affrontata nella gamma delle implicazioni più sottili, nell’inventario dei danni prodotti, delle pieghe in cui annida l’offesa. Si tratta di un’indagine capillare e senza soste, straripante nel cercare e ricevere risposte, e soprattutto mai arresa alle soluzioni più evidenti, alle facili strumentazioni dei sentimenti. C’è qualcosa che non torna, nel calcolo dell’esistenza, e il momento in cui figure e cose trascorrono nell’intreccio pierattiniano è proprio quello in cui bisogna fare i conti con questo scandalo, etimologicamente inteso (ossia pietra d’inciampo). Non si tratta di un vero e proprio bilancio conclusivo, né di uno scacco feroce, piuttosto esso ha il crisma della sospensione affranta e dolorosa che fissa in un orizzonte irrisolto e agghiacciato la sorte di un’umanità ferita a morte.
Prefazione di Corrado Bologna.
Autore | Sergio Pierattini |
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ISBN | 978-88-97276-23-4 |
Pagine | 328 |